venerdì 9 gennaio 2009

Stuprata a Roma, tenta il ricordo con psicologi


http://www.ansa.it/ROMA - Molti "non so", molti "non ricordo" e, soprattutto, una rabbia ed un dolore ancora non sopiti. E' durato quasi quattro ore il racconto della giovane barista dei Castelli Romani stuprata la notte di San Silvestro durante il veglione organizzato alla nuova Fiera di Roma e ascoltata oggi in questura dal pm che conduce l'inchiesta con l'ausilio di uno psicologo. Oggi la ragazza è sembrata collaborativa, si è sforzata di lavorare sui ricordi di quella notte che improvvisamente si è trasformata in un incubo. Il problema, secondo gli inquirenti, e che la giovane barista "ha rimosso completamente il momento della violenza". Forse, osservano, ecco perché i tanti "non so". Ma ogni sua parola, in questa fase delicata delle indagini, potrebbe essere preziosa. E oggi si è tentato di circoscrivere il più possibile quel momento drammatico. "Abbiamo risentito la ragazza, adesso la sua versione sarà valutata: stiamo cercando di capire cosa sia successo", ha affermato il pubblico ministero Vincenzo Barba al termine dell' incontro in questura. Per quanto riguarda le condizioni della giovane, il magistrato ha affermato che "la ragazza grazie a Dio sta meglio: è più tranquilla". Le indagini della squadra mobile di Roma, diretta da Vittorio Rizzi, sono andate avanti anche in questi giorni, a prescindere dal racconto frammentario e confuso della ragazza. Con molta cautela la polizia sta cercando di fare un lavoro di 'raccolta degli indizi', mettendo insieme le varie testimonianze degli amici della vittima e anche di ragazzi che hanno partecipato al veglione e che potrebbero, anche a loro insaputa, aver notato qualcosa di utile. Gli investigatori sono al lavoro anche sui filmati delle telecamere della Nuova Fiera di Roma. L'indagine si muove, in sostanza, a piccoli passi e con molta cautela in modo da non 'bruciare' eventuali ipotesi investigative. Per questo bocche cucite per tutti: "il momento è delicato" ha ribadito oggi il pm. E dopo questa difficile mattinata la giovane è ritornata nella villetta di Genzano dove la famiglia e gli amici hanno fatto una sorta di barriera di protezione. Nei suoi propositi c'è anche quello di tornare al più presto a lavorare. Magari, sembra abbia confessato la giovane, non più nel bar della cittadina dove tutti la conoscono.
fonte Ansa

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