martedì 30 dicembre 2008

Bravo Scarabeo!

L’Assessore alle Politiche Sociali, Angiolina Fusco Perrella, loda l’iniziativa del
consigliere regionale Massimiliano Scarabeo.
Il consigliere Scarabeo ha acquistato, a titolo personale, per un cittadino venafrano
affetto dalla SLA, sclerosi laterale amiotrofica, un macchinario ad onde sinusoidali, il
cui funzionamento garantito anche in assenza di corrente elettrica, aiuta il paziente
nelle sue funzioni vitali.
“La SLA patologia rara è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso
– sottolinea l’Assessore Fusco – e come tale va supportata dalle Istituzioni preposte e
dagli interventi di politica socio-assistenziale”.

Affari tuoi, la fortuna volta le spalle al Molise

Dopo le vincite milionarie arriva il primo vero pacco per il Molise. E' accaduto alla trasmissione Affari tuoi. I concorrenti precedenti avevano vinto 500 mila euro, trentamila e centomila ma allo sfortunato Davide Avicolli è toccata un'amara sorpresa. Il "dottore" gli aveva offerto prima quattordicimila euro e poi anche ventimila ma l'impavido 36enne di Isernia si è accontentato della trombetta. Durante la partita aveva anche tentato di cambiare la sua sorte. In principio, in vista del Capodanno, gli avevano riservato uno zampone. Ma, cambiando il suo 8 per il 18 delle Marche, il fato sfortunato è restato. A nulla è valso il suo coraggio. Gli auguriamo un 2009 fortunato almeno in amore ed in famiglia. Vai avanti Davide

lunedì 29 dicembre 2008

Cristiano non ti arrendere

Sembra troppo facile lasciare il partito per non creare imbarazzo a papà Di Pietro e poi rimanere in consiglio provinciale nel gruppo misto. Cristiano non mollare l'Idv sembrerebbe una resa incondizionata a chi cerca di farti del male. Al tuo posto n9on avrei abbandonato il partito ma il consiglio provinciale. Nel primo ci dovresti rimanere per dimostrare a tutti che con global service non c'entri proprio niente. Le dimissioni dal secondo ti avrebbero reso ancora più onore di quello che hai avuto lasciando il partito. L'appello è a Caterina e ad Astore. Devono rigettare le dimissioni e guardare a testa alta. Cristiano Di Pietro è innocente. Nessuno dice e può dire il contrario. Gasparri dice che questa soluzione non toglie l'ex pm di mani pulite dall'imbarazzo della situazione. A lui lasciamo la propria opinione ai due politici molisani ( padre e figlio) vanno i miei migliori auguri.
Viviana Pizzi

Di Pietro Junior lascia l'idv ma non il consiglio provinciale

ROMA - Il figlio del leader dell'Idv Antonio Di Pietro, Cristiano, chiamato in causa nell'ambito dell'inchiesta 'Global Service', lascerà l'Italia dei Valori. Lo ha comunicato in una lettera che il padre ha pubblicato sul suo blog. "Cristiano Di Pietro, mio figlio - scrive l'ex pm a commento della lettera - uscirà dall'Italia dei Valori. Lo trovo un gesto corretto e per certi versi forse eccessivo visto che non é nemmeno indagato, ma lo rispetto e ne prendo atto". La lettera, che reca la data di oggi, é indirizzata all'onorevole Giuseppe Astore, presidente dell'ufficio politico regionale dell'Idv di Campobasso, a Giuseppe Caterina, segretario regionale di Campobasso e ai componenti dell'ufficio di presidenza nazionale dell'Idv. "Gentili amici - scrive Cristiano Di Pietro - ho fatto e faccio il mio dovere di consigliere comunale e provinciale senza mai aver infranto la legge (ed infatti nessuna autorità giudiziaria mi ha mai mosso alcun rilievo). Eppure mi ritrovo tutti i giorni sbattuto in prima pagina come se fossi un 'appestato'". "La mia unica colpa - aggiunge - è quella di essere 'figlio di mio padre': per colpire lui stanno colpendo me, mia moglie ed i miei tre figli, dimenticando che anche noi abbiamo la nostra dignità ed abbiamo il diritto di esistere"."Lascio l'Italia dei Valori - prosegue la lettera - e conseguentemente ogni incarico di partito ed anche il mio ruolo di capogruppo al Consiglio provinciale di Campobasso, ove mi iscriverò al gruppo misto. Lo faccio con sofferenza e dispiacere (soprattutto per la disumana ingiustizia che sto patendo) ma non voglio creare imbarazzo alcuno al partito". "Attenderò serenamente - aggiunge - che la procura di Napoli completi le indagini preliminari in corso (che peraltro nemmeno riguardano la mia persona) in esito alle quali ogni singola posizione personale potrà essere chiara a tutti. Poi, quando tutto sarà chiarito, ne riparleremo".

Fonte Ansa

domenica 28 dicembre 2008

Dove siamo?

In un mondo dove tutti attaccano tutti. Questa realtà la troviamo anche nel nostro piccolo Molise. Non esiste giorno nel quale su un giornale non si attacchino colleghi o non si scriva male di questo o dell'altro politico. Dimenticando, molto spesso, che facendo così ci squalifichiamo da soli. Il mio primo post regionale su questo blog lo voglio dedicare ad un appello. Smettiamola di attaccarci a vicenda e troviamo il coraggio di cambiare come a Natale ci ha chiesto mons Bregantini a Natale. Basta per sempre. Tutti. Ritroviamo il vero valore del giornalismo, quello di strada dove ci si scambia una battuta nell'attendere una sentenza oppure una bottiglia d'acqua mentre si aspetta l'avvocato di turno che esce dal carcere per rilasciarci la classica dichiarazione. Solo così ci riqualifichiamo agli occhi della gente e possiamo riappassionare i lettori. Se ci sono cali nelle vendite dei quotidiani e negli ascolti dei tg è merito del free press "La Gazzetta del Molise" ma è anche demerito di chi usa fogli di carta non per fare informazione ma campagna elettorale.
Viva il giornalismo pulito. Viva noi

Barbie compie mezzo secolo

Il 9 marzo Barbie compie 50 anni . E per l'occasione ha intenzione di presentarsi al proprio pubblico diversa, più affascinante e ancora in grado di conquistare. Mattel rifà il look alla quasi cinquantenne bambola, alle prese con vendite in rallentamento e, soprattutto, con il rischio di venire schiacciata dall'agguerrita concorrenza dei nuovi prodotti, in primis i videogiochi. Il franchise di Barbie è uno dei punti di forza della Mattel: le vendite di abiti e di Dvd della famosa bambola solo quest'anno porteranno nelle casse della società 1,2 miliardi di dollari, cioé circa un quinto del totale vendite Mattel. Ma, negli ultimi cinque-sette anni, le vendite di Barbie sono rallentate e anche quest'anno resteranno deboli. "Potremmo dire che abbiamo perso la strada", spiega il nuovo general manager del marchio, Richard Dickson. Per anni Barbie è stata il riflesso di tutto quanto era fashion trendy. L'impero di Barbie, però, negli ultimi anni ha vacillato in seguito alla scelta della Mattel di collocare il marchio ovunque, dai cartoni animati a golf club. Per Mattel, il maggiore produttore al mondo di giocattoli, rifare il look a Barbie è cruciale, anche alla luce della debole domanda che - secondo molti analisti - a Natale avrebbe registrato una flessione del 5% delle vendite di giocattoli, il calo maggiore in circa 10 anni. I videogames e l'Ipod non solo la sola causa del declino di Barbie: a complicare il quadro è stato l'ingresso sul mercato di Bratz di Mga Entertainment, la bambola che ha conquistato negli ultimi anni milioni di bambine, e Hannah Montana di Walt Disney. Sotto l'albero di Natale, intanto, Mattel ha trovato la decisione di un giudice di Los Angeles, che ha imposto alla Mga Entertainment di far sparire dai negozi la Bratz, la concorrente che dal 2001 le insidia quote crescendi di mercato. Il caso era stato sottoposto al giudizio del tribunale nel 2004, a causa del fatto che il creatore della Bratz, Carter Bryant, era ancora un dipendente Mattel quando l'aveva creata. Bryant aveva proposto la nuova bambola alla stessa Mattel che non ne aveva approvato il progetto, e solo in seguito lo aveva proposto alla concorrente Mga. In realtà la Mattel aveva già avuto in parte partita vinta: in luglio un tribunale di Riverside aveva dato ragione alla casa di produzione della Barbie che era tornata dal giudice per chiedere, non solo il blocco dela produzione, ma anche che la Bratz venga ritirata dal mercato. Fonte Ansa

Rieccomi

Gravi problemi di computer avevano bloccato questa attività. Sono tornata più vivace che mai ma con un cambiamento in corso. In prima battuta avevo deciso di dedicare spazio alle problematiche del mondo femminile. Su questo continuerò. Ma aggiungo anche spunti di vita locale dedicati alla zona dove lavoro, il Molise. Spero possiate seguirmi con piacere a presto

lunedì 11 agosto 2008

Dubai, innamorato tradito assolda killer per uccidere la cantante Suzanne Tamin

Sarebbero a una svolta le indagini sull'omicidio di Suzanne Tamim, la cantante libanese uccisa in luglio a Dubai, sul cui corpo i killer hanno hanno ferocemente infierito con un taglierino. Gli inquirenti ritengono che la vittima conoscesse il suo carnefice: i sospetti cadono su un ricco egiziano, innamorato della donna. Dopo aver scoperto di essere stato tradito, avrebbe assoldato due sicari per uccidere l'amata.
L'appartamento dove è stato trovato il cadavere di Suzy, straziato da decine di coltellate, sarebbe proprio un regalo dell'importante uomo d'affari egiziano che, dapprima ha tentato di riconquistare l'amore della cantante coprendola di dollari, poi al suo rifiuto, ne avrebbe ordinato la morte. Così almeno ha raccontato uno dei sicari, arrestato in Egitto, dopo un lungo interroatorio.
Top secret il nome del mandante, cioè dell'egiziano, facoltoso e importante al punto da aver ottenuto il sequestro di un giornale che lo coinvolgeva nella vicenda. Ma ormai pare che le sue ore siano davvero contate.
fonte tgcom

Frosinone: geloso per il calendario osè della fidanzata devasta negozio

Quella foto osè della fidanzata alla portata di tutti proprio non gli è andata giù. Così un gelosissimo fidanzato ha messo a soqquadro una cartolibreria di Frosinone "rea" di aver esposto un calendario riportante, nel mese di agosto, un'immagine provocante della ragazza. Accecato dalla gelosia, il giovane ha cominciato a urlare e ha chiesto al titolare di togliere l'oggetto dello scandalo. Al diniego dell'uomo, il ragazzo è passato all'azione...
Il novello "Otello" ha seminato il panico nel negozio dopo aver visto appeso il calendario, giudicato evidentemente troppo spinto. Il giovane ha strappato tutti i calendari presenti nella cartolibreria e ha gettato all'aria tutto quello che si parava dinanzi al suo cammino. Il commerciante ha chiamato la polizia. A riportare la calma ci hanno pensato gli agenti della sezione volanti della questura che hanno denunciato il gelosisssimo fidanzato
fonte tgcom

Avellino, stuprano una donna tre arresti

I carabinieri di Avellino hanno arrestato tre giovani, dei quali non sono state diffuse le generalità, con l'accusa di aver violentato una 35enne del luogo. Durante un controllo nelle zone montuose del Terminio, una pattuglia all'alba di domenica, ha fermato per un controllo un'auto con a bordo i tre giovani e la donna, quest'ultima in evidente stato di choc, ma con la forza di raccontare la violenza subita.
La vittima ha riferito ai militari di essere stata avvicinata dai tre la scorsa notte all'uscita da un locale notturno di Avellino. Ha raccontato poi di essere stata condotta, sotto minaccia, nelle zone impervie del Terminio tra i Comuni di Serino e San Michele di Serino, dove i tre hanno abusato di lei per diverse ore, impossessandosi anche dei suoi effetti personali.
Decisivo il ritrovamento sul luogo, da parte dei carabinieri, di alcuni indizi che confermano quanto denunciato dalla donna. I giovani, tutti di Avellino e dell'età compresa tra i 19 ed i 33 anni, sono stati quindi arrestati su disposizione della procura della Repubblica di Avellino

fonte tgcom

Benevento, 59enne arrestato per violenza carnale

La squadra volante della Questura ha arrestato M.N., 59 anni, di Benevento, con l’accusa di violenza carnale. Allertati dalla donna che avrebbe subito quelle violenze, le forze dell’ordine hanno bloccato l’uomo mentre entrata in un esercizio commerciale, nello specifico un bar: la vittima lo avrebbe identificato senza tentennamenti, anzi la stessa ha riferito agli agenti che poco prima quella persona, completamente nuda e ‘con i genitali scoperti, l’avrebbe sorpresa alle spalle, strattonandola per un braccio e tirandola a sé, compiendo poi atti osceni e di violenza.Sono incorso indagini per fare piena luce sulla vicenda e tentare di comprendere se i due già si conoscessero e quali potrebbero essere stati i motivi del gesto.
fonte 82cento

FIDANZATO DA 11 ANNI, SULL'ALTARE DICE NO

Quando il sacerdote gli ha posto la fatidica domanda non ce l'ha fatta a pronunciare il sì e ha scosso la testa e abbandonato l'altare. Il ripensamento in extremis dello sposo ha lasciato tutti allibiti nella chiesa di Pernumia. Anche perché Demis Berto, vivaista di 38 anni, e Lara Salmistraro, commercialista di 39, erano assieme da 11 anni e avevano progettato quel giorno, incuranti fosse venerdì, nei minimi particolari. Il gesto dell'uomo ha lasciato sgomenta la mancata moglie e allibiti i 181 invitati che di li a poco avrebbero dovuto festeggiare l'unione, come indica Il Mattino di Padova, in un'antica villa a Piove di Sacco (Padova). "Ce l'ho messa tutta - ha detto Berto - ma davanti a Dio non me la sono sentita di mentire. Quella persona negli ultimi tempi mi aveva creato molti problemi". "Sembra strano ma in parte lo capisco - ha commentato Lara Salmistraro - ultimamente ha sempre pensato a tutto lui, probabilmente sta vivendo un periodo di profondo stress. Prendo questa scelta come un momento di pausa. Non può essere tutto finito così ".
Fonte Ansa
Ciao a tutti. Sono nuova dei blogger. La funzione di questo nuovo spazio internet è quella di far conoscere a tutto il mondo la questione femminile. Non facile non soltanto nei paesi islamici, dove quotidiane storie di violenza e cultura maschilista, rendono tutto noto e non scandaloso.
La condizione femminile è dura anche in paesi indistrializzati ed evoluti, quali il nostro e gli altri in Europa. Persino negli Usa, patria del capitalismo e della carriera subito. Non sarà un aggiornamento quotidiano, ma soltanto quando storie di interesse rilevante saranno ritenute degne d'attenzione.
Racconti di ordinaria violenza e sopraffazione senza dimenticare i racconti di donne che ce l'hanno fatta e con la loro intelligenza e capacità riescono a farsi largo nella cultura di prevalenza maschilista che predomina, come già segnalato, anche nel nostro paese.