martedì 10 febbraio 2009

Uxoricidio Scalabrino, chiesto il rito immediato

CAMPOBASSO – Rito immediato con sentenza a breve termine. E’ quanto richiesto dal sostituto procuratore Rossana Venditti per l’uxoricidio di Marisa De Benedittis avvenuto il 17 ottobre scorso in via Veneto. A subire il giudizio sarà Antonio Scalabrino reo confesso del delitto a pochi minuti da quanto accaduto. La richiesta del sostituto procuratore è stata depositata ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari. E’ arrivata perché avrebbe tutte le prove per inchiodare Scalabrino alle sue responsabilità. Questo particolare rito ha la caratteristica di poter essere celebrato immediatamente dopo la richiesta e non sessanta giorni dopo. Si richiede anche quando si pensa che il procedimento possa essere chiuso in tempi brevi. Ora gli avvocati della difesa Fabio Albino e Domenico D’Antonio hanno quindici giorni di tempo per decidere la strategia processuale da adottare. “Aspettiamo di leggere il procedimento – ha dichiarato l’avvocato Fabio Albino a “La Gazzetta del Molise” – poi decideremo i passi da compiere. Posso solamente anticipare che, se non ci saranno sorprese, chiederemo il giudizio attraverso il rito abbreviato con l’acquisizione di una perizia psichiatrica. Se le condizioni del nostro assistito dovessero cambiare o in bene o in male a secondo delle prove raccolte dalla procura sceglieremo anche noi di aderire al rito immediato”. Tra la documentazione a disposizione del pm Rossana Venditti anche l’acquisizione del verbale dell’autopsia. Nelle pagine consegnate dal dottor Vecchione si evince che i colpi di fucile sparati da Scalabrino erano tre e quello a distanza ravvicinata avrebbe provocato la morte della donna. La differenza tra il giudizio immediato ed il rito abbreviato sta soprattutto nella differenza di determinazione della pena. Nel primo caso Antonio Scalabrino potrebbe essere anche condannato all’ergastolo mentre nel secondo è previsto lo sconto di un terzo della pena con un massimo di trenta anni di carcere.